Giuseppe Montanari
Osimo, Ancona, 1889 - Varese, 1976

Montanari si era formato nell’ambiente artistico dell’Accademia di Brera a Milano, dove si era trasferito nel 1906. I suoi dipinti degli anni venti, quali La lettera (1923) La colazione (1924), Le vecchie (1925), Il pomo (1926) riflettono nella tendenza alla semplificazione e nitidezza formale e coloristica una spiccata influenza di “Novecento”.
Calciatori inaugura una breve serie di dipinti che Giuseppe Montanari dedica allo sport tra il 1930 e il 1935, e che comprende Nuotatore, Pugile in riposo, Pugilatori, Ciclisti e Angolo di ring. L’artista è invitato ad esporre alla Biennale di Venezia del 1930 con una sala personale. A partire dagli anni trenta inoltre si dedica alla decorazione murale ad affresco e a mosaico in edifici pubblici di Varese: Camera di Commercio (1938) il Teatro Impero, il Palazzo delle Corporazioni, la Casa del Mutilato (1939) , il Palazzo Littorio, lo Stabilimento Hopplinger, villa Mochetti a San Vittore Olona e villa Martegani a Induno Olona. Partecipa di nuovo con una sala alla Biennale di Venezia del 1942. Riceve nel 1957 il Premio Fondazione Feltrinelli.
S.F.


25 - Calciatori, 1930
Olio su tela, cm 187x152
Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma


Esposizioni
XVII Biennale Internazionale d’Arte, Venezia 1930; Esposizione d’Arte Italiana Contemporanea, Budapest 1936; Mostra d’Arte Contemporanea Italiana, New York 1939; Antologica di Giuseppe Montanari, Musei Civici di Villa Mirabello, Varese, 1982.

Bibliografia
XVII Biennale Internazionale d’Arte, Venezia 1930, p. 83 tav. 112; R. Modesti, Giuseppe Montanari, Milano 1967, p. 16; R. Modesti (a cura di ), Antologica di Giuseppe Montanari, cat. mostra Varese, 1982, p.8, n. 13.


 
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